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IL TADELAKT
NOBILE PER VOCAZIONE

Il Tadelakt è un rivestimento a base di calce: è la finitura tradizionale di hammam, bagni, vasche e fontane del Marocco, dove è in uso da secoli. Se realizzato a regola d’arte, è perfettamente impermeabile e adatto ad ambienti interni ed esterni, anche a contatto diretto con l’acqua. Un intonaco speciale, in grado di trasformare una stanza in uno spazio magico, che ha conquistato designer, architetti e privati di tutto il mondo.

Di seguito un approfondimento ripreso dalla rivista CasAntica (n.113, luglio 2022) a cura di Adamo Antonellini.

Gli impieghi

Il Tadelakt è un intonaco marocchino utilizzato sin dall’antichità per rivestire luoghi immersi nell’umidità in virtù della sua impermeabilità. Grazie alla lavorazione accurata, se a contatto con l’acqua, questa scorre sopra, interagisce con la superficie esaltandone il colore, senza penetrare all’interno. Per questa sua caratteristica, il bagno è ovviamente il luogo d’elezione per il Tadelakt, ma la sua applicazione in altri ambienti domestici conferisce una forte connotazione estetica: può essere utilizzato in cucina, in sala su pareti e pavimenti per creare ambienti dai toni morbidi e accoglienti.

Sembra facile, ma..

Il «vero» Tadelakt segue tecniche di applicazione scrupolose e una selezione quanto mai accurata dei materiali da utilizzare. Purtroppo, sulla scia della moda e dalla notorietà che questo intonaco sta ottenendo, produttori, colorifici, decoratori offrono sul mercato goffe imitazioni di un materiale dalla storia millenaria, che trae origine dalla cultura e dalla geologia propria di Marrakech. È ingenuo pensare che con con un po’ di calce, una manciata di polvere di marmo, conditi qua e là da cellulosa, terre brune e polimeri, si possa formulare un prodotto o l’altro secondo la moda o la richiesta del cliente. Per fare un paragone «pop» si può pensare alla Nutella: non basta cambiare nome e mettere in un bicchiere una crema alle nocciole per ottenere lo stesso prodotto famoso in tutto il mondo.

La tecnica e i segreti

La tecnica originale è legata all’espressione della cultura materiale marocchina: il «vero» Tadelakt si ottiene esclusivamente attraverso una speciale calce prodotta artigianalmente nelle fornaci ubicate nei dintorni di Marrakech, ricavata dalla calcinazione di calcare impuro, cotto in fornaci intermittenti, alimentate a legna di ulivo e palma, per circa trenta ore. All’uscita dal forno, viene spenta con modesto quantitativo d’acqua, setacciata con un vaglio a maglia fine e insaccata pronta per l’uso. Una volta in cantiere, è semplicemente mescolata con acqua, senza alcuna aggiunta di sabbia, poiché contiene di per sé una parte di calcare in cotto che si comporta da aggregato [leggi l’approfondimento Le fornaci da calce di Marrakech].

Si applica a mano, con fratazzo in legno [Leggi Le originali talocce in cedro da Tadelakt], in uno strato di spessore di circa mezzo centimetro su un fondo rustico e assorbente. Ricordiamo che va riservata massima attenzione anche alla fase preparatoria del lavoro: il sottofondo, una malta specifica a base di calce idraulica naturale, sabbia di fiume e cocciopesto, è fondamentale per preparare ed uniformare i supporti, soprattutto quelli disomogenei o scarsamente assorbenti [leggi Tadelakt, l’importanza del sottofondo].

Appena dopo l’applicazione, il Tadelakt è lavorato con il galet, una particolare pietra di fiume tagliata e levigata, indispensabile per la posa: permette di chiudere la finitura e di renderla completamente liscia. In fase finale, fa penetrare il sapone nero nel supporto, per una totale idrorepellenza delle superfici. Il sapone nero è il vero segreto dell’impermeabilità del Tadelakt: conosciuto anche come sapone marocchino o sapone africano, è un sapone naturale di consistenza pastosa, ottenuto a partire da olio d’oliva, 100% vegetale. Il suo impiego favorisce la presa e previene ritiri e fessurazioni [leggi Sapone nero, il segreto dell’impermeabilità del Tadelakt].

Tradizionalmente il Tadelakt è di colore aranciato, perché in passato si usavano esclusivamente ocre rosse disponibili localmente. Poi si sono aggiunte altre cromie. Il segreto è utilizzare pigmenti compatibili con l’alcalinità della calce e quelli di natura inorganica sono da sempre preferibili per bellezza e stabilità cromatica [Qui tutti i colori disponibili].

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INTONACO IMPERMEABILE PER BAGNO: IL TADELAKT
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