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IL TADELAKT
DALLA A ALLA ZETA

Il Tadelakt, l’intonaco impermeabile marocchino a base di calce di Marrakech, crea effetti unici, naturali e sensuali: designer e architetti in tutto il mondo hanno scoperto questa meravigliosa finitura, capace di trasformare gli ambienti in luoghi magici. Oltre all’indiscusso valore estetico il Tadelakt è idrorepellente e inodore e le sue qualità fungicide lo rendono perfetto per interni ed esterni

Questa tecnica è strettamente connessa con la tradizione artigianale e costruttiva del Marocco, il suo paese di origine, dove il Tadelakt viene utilizzato da migliaia di anni principalmente in luoghi immersi nell’umidità (hammam, riad, cisterne),ma anche nelle abitazioni private, edifici pubblici e moschee.

Di seguito, un piccolo glossario dedicato al Tadelakt: abbiamo raccolto alcune parole da sapere per conoscere meglio questa straordinaria tecnica e il mondo che la circonda.

Per saperne di più, leggi i nostri approfondimenti sull’intonaco marocchino >> 

🔸 A come Atlante

La catena montuosa dell’Africa Nord- Occidentale, dalla quale proviene la calce per la produzione del Tadelakt. È anche il nome di uno dei nostri pigmenti, per dare al Tadelakt il colore delle notte di montagna.

🔸 B come Bagno

Negli ultimi anni il Tadelakt si è diffuso in tutto il mondo ed è sempre più richiesto non solo per le sue caratteristiche estetiche, ma anche perché è simbolo di uno stile di vita più lento, tipico dei paesi del Mediterraneo, che contrasta con la freneticità della vita moderna. La stessa  lavorazione richiede competenze artigianali e tempi lunghi: ecco che il bagno diventa luogo in cui rilassarsi e rigenerarsi.

🔸 C come Calce

Il Tadelakt originale è solo quello prodotto con la calce di Marrakech, ottenuta dalla calcinazione di calcare impuro, cavato dal cosiddetto Plateau di Marrakech, lungo il versante Nord della catena dell’Alto Atlante. Il calcare è cotto in fornaci tradizionali, alimentate con fascine di legna di ulivo e di palma. All’uscita del forno, la calce viene spenta con modesto quantitativo d’acqua, setacciata e insaccata pronta per l’uso. Infine è vagliata manualmente e insaccata senza altre aggiunte o additivi.

🔸E come Ecologia

L’edilizia e il design odierno sono costantemente alla ricerca di materiali ecologici e duraturi. Il Tadelakt è senza dubbio uno di questo: con la dovuta cura può durare per generazioni e, al momento dello smaltimento, può tornare in natura senza problemi. Dopo il processo di calcinazione, schiacciamento e indurimento è, chimicamente parlando, identico al materiale originario. 

🔸F come Fornaci

La calce da Tadelakt è cotta in fornaci tradizionali situate nei dintorni di Marrakech. La fornace è una grande buca circolare scavata direttamente nel terreno di diametro di circa 5 metri, che viene riempita di foglie e ramaglie di palma di ulivo fino all’apertura inferiore, poi un’operatore entra al suo interno per caricare le pietre calcaree. La cottura avviene ad una temperatura prossima il 900° C e continua ininterrottamente per 24 ore. Durante la cottura il colore della fiamma cambia ed è controllato con attenzione dal fuochista: inizialmente è blu, a causa della presenza dell’anidride carbonica rilasciata dalla calcinazione, in seguito appare rosso-arancio, come segnale di fine processo. [Leggi il nostro articolo  >>Viaggio in Marocco. Le fornaci di Marrakech].

🔸G come Galet

Strumento indispensabile per la posa del Tadelakt. Si tratta di una pietra di fiume, tagliata e levigata. Permette di chiudere la finitura e di renderla completamente liscia. In fase finale, fa penetrare il sapone nero nel supporto, per una totale idrorepellenza delle superfici.

🔸H come Hammam

Senza dubbio, il luogo d’elezione del Tadelakt. In origine l’intonaco marocchino era utilizzato dai berberi per impermeabilizzare le cisterne per la conservazione dell’acqua piovana; gradualmente è diventato – e lo è tuttora – il rivestimento tradizionale di fontane, stanze da bagno, ryad, palazzi nobiliari e hammam, ormai presenti in quasi tutte le SPA, luoghi a contatto con l’acqua e immersi nell’umidità, ai quali dona un fascino senza tempo, toni morbidi, caldi e avvolgenti in cui perdersi e rilassarsi.  

🔸I come Idrorepellente

L’impermeabilità è la caratteristica principale del Tadelakt. Grazie alla lavorazione accurata, se a contatto con l’acqua, questa scorre sopra, interagisce con la superficie esaltandone il colore, senza penetrare all’interno.

🔸M come Maalem

Il Maalem è l’artigiano esperto nell’applicazione del Tadelakt: la lavorazione, infatti, è parte integrante della bellezza e della validità del risultato finale. Il Tadelakt è una nobile espressione della cultura materiale marocchina pertanto deve essere proposto esclusivamente nel rispetto delle peculiarità dei materiali e nell’osservanza delle tecniche di realizzazione originali. [>> Leggi l’intervista a El Mehdi Aarab, nostro collaboratore e maalem marocchino]

🔸P come Pigmenti

Tradizionalmente il Tadelakt è di colore aranciato, perché in passato si usavano esclusivamente ocre rosse disponibili localmente; col tempo si sono aggiunte altre cromie. Il segreto è utilizzare pigmenti compatibili con l’alcalinità della calce e quelli di natura inorganica sono da sempre preferibili per bellezza e stabilità cromatica. [>> Scopri tutti i colori del Tadelakt]

🔸R come Ryad

In arabo Ryad significa Giardino Chiuso. In Marocco i ryad sono le abitazioni tipiche delle medine storiche, composte da un patio con una fontana al centro. I ryad, come il bagno, sono luoghi d’elezione per l’utilizzo del Tadelakt: ambienti umidi, costantemente a contatto con l’acqua ed esposti agli agenti atmosferici, nei quali era necessario usare materiali impermeabili e duraturi.

🔸S come Sapone Nero

Il sapone nero, conosciuto anche come sapone marocchino o sapone africano, è un sapone naturale di consistenza pastosa, ottenuto a partire da olio d’oliva, 100% vegetale. È alla base dell‘impermeabilità del Tadelakt, il cui processo di applicazione non è concepibile senza il tradizionale savon noir, il segreto per ottenere una finitura vellutata e luccicante. Il trattamento con sapone nero è usato nelle superfici a calce per proteggerle, renderle idrorepellenti e facili da pulire.  [Leggi >> Sapone nero. Storia, produzione e uso in edilizia e >> Sapone Nero. Il segreto dell’impermeabilità del Tadelakt].

🔸T come Talocce

Le talocce o frattazzi sono strumenti indispensabili per la posa del Tadelakt e per garantire un risultato finale perfetto. Sono realizzate artigianalmente da esperti falegnami in legno di cedro e vengono passate sul materiale steso con movimenti circolari, esercitando una leggera pressione; questa tecnica ha il duplice scopo di rendere più uniforme la stesura e compattare il materiale. [Leggi Le originali talocce in cedro da Tadelakt]

🔸Z come Zellige

Con il loro fascino esotico hanno ormai conquistato l’interior design: le zellige sono piastrelle prodotte fin dal X secolo solo in Marocco in maniera esclusivamente artigianale, utilizzando terre speciali, seguendo un processo che prevede diversi passaggi e molta manualità. Spesso vengono utilizzate in combinazione con il Tadelakt per dare carattere a cucina o bagno, ma anche a porzioni di parete nella zona giorno o dehor.

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Lavabo In Tadelakt
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