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I LUOGHI DELLA CALCE


CIVIDATE CAMUNO

Cividate Camuno è un piccolo comune della Val Camonica (Brescia) che ospita il primo Deposito della Calce della Banca della Calce.
Presso il Deposito viene invecchiato il grassello di calce proveniente dalla fornace storica di Ono San Pietro: una fornace discontinua con volta autoportante, alimentata con fascine di legna.
Lo spegnimento della calce viva è condotto manualmente, in bagnoli di tipo tradizionale, con il metodo noto come ‘aspersione’.


PIASCO

Dal 1868, il calcare della val Varaita è estratto dalle cave e attraverso la cottura nei forni di Piasco si trasforma in Calce viva e poi in calce spenta e grassello di calce.
La calce ha origine da un giacimento calcareo originatosi nel Mesozoico, caratterizzato da alta presenza di magnesio, indispensabile per conferire alle malte una presa veloce e una ottima resistenza meccanica (simile alle calci debolmente idrauliche).
Presso il Deposito di Piasco il grassello di calce magnesiaco viene invecchiato a lungo: 24 e 60 mesi


FASANO

Una storia che racconta di una felice intuizione: utilizzare gli scarti di lavorazione del legno e le ramaglie degli ulivi per produrre calce attraverso la cottura di pietre calcaree in forni tradizionali.
La calcinazione del calcare avviene in modo uniforme all’interno di forni continui verticali a tiraggio naturale, a fiamma indiretta. Il metodo garantisce una ‘calce dolce’, cotta gradualmente a temperature inferiori a 950°C, non contaminata dalle ceneri di combustione e per ottenere un grassello di calce, bianchissimo e di elevata purezza.


SAVIGNANO

La calce di Jacopo Barozzi, detto il Vignola.
Una storia che ha inizio nel 1955, quando nello fornce di Savignano sul Panaro si inizia a produrre calci idrauliche
Fonti documentali indicano l’esistenza ancora più antica di fornaci nei pressi di Vignola e testimoniano le straordinarie qualità della calce ottenuta dalla cottura di marne calcaree delle prime colline emiliane.


SANT’ARCANGELO

Nel secolo passato in Romagna, lungo gli argini del fiume Marecchia, sorgevano decine di fornaci per la produzione di Calce Idraulica. I ciottoli di calcare marnoso erano selezionati dagli esperti ‘carrettieri’ che riconoscevano a colpo d’occhio quelli buoni da quelli ‘matti’. La tradizione è ancora viva dell’ultima fornace di Sant’Arcangelo dove si produce Calce Idraulica Naturale di qualità eccelsa e certificata.

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